Stiltsville

Sembrando galleggiare sopra i bassi fondali della baia di Biscayne, Stiltsville ha una storia colorata che risale agli anni ’30 tutta da scoprire….

Dressucan

Stiltsville ha una storia colorata che risale agli anni ’30, quando “Crawfish Eddie Walker” costruì la prima baracca su palafitte nelle acque cristalline che costeggiano la parte più a Sud di Miami. Nel corso degli anni sono stati costruiti altri edifici e la zona ha assunto un’aura di mistero. Accessibile solo via acqua, l’area era il luogo proibito, dove vedere ed essere visti. Storie di alcool e gioco d’azzardo illegale portarono a diverse incursioni della polizia al Bikini Club e al Quarterdeck Club. Al suo apice, nel 1960, c’erano 27 strutture, ma gli uragani, gli incendi e le conseguenze di un luogo così esposto alle intemperie, hanno reso ogni edificio poco duraturo.

La maggior parte degli storici locali concorda sull’esistenza di ben 12 “baracche” sulle “flats” di Biscayne già nel 1922 che servivano come avamposto per i contrabbandieri durante il proibizionismo. La prima fu costruita nel 1933 dal leggendario “Crawfish Eddy”, che presumibilmente usava la vendita di birra e di forniture per la pesca come copertura per il gioco d’azzardo, all’epoca legale a un miglio dalla costa. La baracca di Crawfish Eddy divenne un rifugio frequentato nell’era del post-proibizionismo da chi voleva rimanere fuori dai radar delle forze dell’ordine locali (anche se si dice che le forze dell’ordine locali non solo sapevano del nascondiglio, ma lo visitavano spesso fuori servizio).

Verso la fine degli anni ’30 Stiltsville cominciò ad attrarre l’élite di Miami e vennero fondati club ad invito come il Calvert Club e successivamente il Quarterdeck club. Con il suo bar, la sua lounge e la sua clientela del jet-set, il Calvert Club divenne rapidamente non solo un’attrazione turistica, ma anche la meta sociale dei VIP di Miami. Il Quarterdeck club fu costruito nel 1941; quando fu inaugurato a novembre, l’iscrizione costava 150 dollari solo su invito. Il club divenne uno dei luoghi più popolari di Miami. La popolarità del club crebbe dopo che un articolo sul club apparve sulla rivista LIFE il 10 febbraio 1941. L’articolo sottolineava che si trattava di una “straordinaria comunità americana dedita esclusivamente alla luce del sole, all’acqua salata e al benessere dello spirito”. Il club era descritto come “un palazzo da gioco da 100.000 dollari dotato di bar, lounge, ponte di comando, sala da pranzo e attracchi per gli yacht”.

Durante il suo periodo di massimo splendore negli anni ’50 e ’60 c’erano circa 27 case a Stiltsville, i club Shangri La e Bikini club erano luoghi di ritrovo più mondani e illeciti dell’epoca.

Un truffatore locale, Harry Churchville, mise uno yacht di 150 piedi lungo i bassi fondali di Stiltsville, lo ribattezzò Bikini Club e iniziò a offrire iscrizioni a 1 dollaro e alcolici gratis a donne in bikini che prendevano il sole sul ponte superiore dello yacht, attirando così gli sguardi indiscreti della clientela.

Churchill vendeva liquori illegali ed era noto per pescare aragoste fuori stagione per rifornire il suo club. A quel punto, le chiacchiere sugli affari illeciti nelle case di Stiltsville avevano raggiunto il massimo storico. Nel 1965 la Florida Beverage Commission fece un’incursione al Bikini Club e lo fece chiudere, mentre le forze dell’ordine locali condussero una serie di incursioni anche in altri locali.

All’inizio degli anni ’90 c’erano 14 palafitte sull’acqua, tramandate di generazione in generazione dai membri della famiglia; purtroppo l’uragano Andrew del 1992 distrusse molte di queste strutture e ad oggi ne rimangono solo 7.

La loro storia è stata e continua ad essere fonte d’ispirazione. Le Stiltsville sono state protagoniste di film come Miami Vice, Bad Boys II, L’assenza di malizia e di romanzi di autori del calibro di Carl Hiaasen e Les Stanford, inoltre, lo splendido Perez Art Museum, è stato progettato dagli architetti di fama mondiale Herzog & Meuron, ispirandosi proprio alle forme lineari e geometriche di queste meravigliose strutture.

Visitare oggi le sette case di Stiltsville rimanda a un passato nostalgico di Miami, quando il “proibito” era una bisca clandestina o qualche donna in topless. Ad oggi, rimane solo l’eco di queste vite scintillanti, sullo sfondo di uno skyline in continua crescita, dove tutto è permesso….

Oggi Stiltsville è sotto la giurisdizione del Parco Nazionale di Biscayne del National Park Service ed è co-gestito con gli ex affittuari attraverso lo Stiltsville Trust. È possibile visitare Stiltsville inviando una richiesta o prenotando direttamente un tour in barca qui:

https://www.biscaynenationalparkinstitute.org/stiltsville-guided-tour-from-coconut-grove/

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